NELL’OFFICINA DEL VERISMO LA NOVELLISTICA DELLA RASSEGNA SETTIMANALE

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NELL’OFFICINA DEL VERISMO
LA NOVELLISTICA DELLA «RASSEGNA SETTIMANALE»

Nell’officina del verismo si muove lungo tre sentieri che si incrociano. Il primo conduce attraverso l’ideologia e la politica dell’Italia postunitaria: mediante la ricostruzione del pensiero e delle iniziative di Franchetti e Sonnino, si evidenzia il legame del verismo con un progetto organico di riformismo sociale. Con l’apertura della «Rassegna Settimanale» al positivismo e al dibattito sulla questione meridionale o, più propriamente, sulla questione sociale italiana si creano i presupposti per il passaggio dal realismo al verismo. Sulla scia di studi di area anglofona, il secondo itinerario esplora le premesse socioculturali per l’affermazione della novella moderna, prestando attenzione all’influsso che le nuove dinamiche del mercato editoriale esercitano sugli scrittori.
In particolare, poiché giornali e riviste si ritagliano un consistente bacino di lettori grazie a tirature elevate e a una diffusione ad ampio raggio, gli scrittori entrano a far parte delle redazioni, in cambio di lauti compensi e della possibilità di farsi un nome nel mondo letterario.
Ad uscirne rafforzata è la narrativa breve, che trova uno spazio fisso sulle colonne dei periodici, a patto che gli scrittori scelgano di rispettare le contraintes previste dai direttori. Si giunge, così, al terzo percorso del libro: si dimostra che la «Rassegna Settimanale» occupa un posto altrettanto rilevante nel processo di affermazione della novella moderna, essendo tra le prime riviste ad imporre delle rigorose contraintes ai propri novellieri. Con l’analisi finale dei racconti pubblicati sul settimanale di Franchetti e Sonnino, si avalla l’idea che l’ascesa del verismo e l’evoluzione della short story, in Italia, procedono di pari passo.

Autore

Marco Borrelli è dottore di ricerca in Italianistica (Università degli Studi Roma Tre in cotutela con l’ENS de Lyon). Attualmente è assegnista di ricerca presso L’Orientale di Napoli. Nell’ambito dei periodical studies, si è occupato del rapporto tra la novella moderna e le riviste postunitarie. Oltre ai contributi su Scapigliatura e verismo e alla partecipazione a convegni internazionali, ha pubblicato diversi saggi su Pasolini, accolti in «Critica letteraria» e in «Studi pasoliniani».