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INVETTIVE AGONALI NELL’UMANESIMO ITALIANO


ISSN 2611-2795
ISBN 978 88 32193 84 8
lingua: Italiano, Latino
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
Prezzo di vendita36,50 €
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INVETTIVE AGONALI NELL’UMANESIMO ITALIANO

Protagonisti del volume sono Poggio Bracciolini, eminente rappresentante dell’Umanesimo italiano, e i suoi principali avversari nel Milieu culturale del primo Quattrocento, vale a dire altri insigni letterati con cui il ‘Fiorentino’ fu impegnato in famosi agoni intellettuali (come Francesco Filelfo e Lorenzo Valla, ma non solo), testimoniati ai posteri attraverso le loro vicendevoli invettive. Il volume si interroga sulla funzione delle invettive rispetto ai processi di formazione dell’élite umanistica e la loro collocazione socio-storica in un più ampio e complesso processo di Wir-Bildung. Nel progetto comune di ‘rinascita dell’antichità’ rispetto al passato medievale e tramite il modello della retorica antica, gli umanisti infatti perfezionarono la loro produzione letteraria e il virtuosismo retorico permise loro non solo di costituirsi visibilmente come una élite (soprattutto attraverso la pratica del dialogo e delle epistolae familiares), ma – in quanto tale – anche di risolvere i conflitti interni in modo elaborato.
Frutto di un automatismo risulterebbe identificare le invettive nel loro carattere più eminentemente decostruttivo di personalità o istanze altrui, o come strumento di contrasto in rapporti concorrenziali o di inimicizia fra due individui: il volume mostra come nelle invettive umanistiche obiettivi comuni, valori comunitari, norme distintive di comportamento furono negoziati, ridefiniti, plasmati dall’interno e per gli ‘interni’ della comunità, stagliandosi nel tempo sempre più come pratica comunicativa distintiva del peer group umanistico in caso di interazioni conflittuali e come signum di partecipazione alla stessa comunità, ove ruolo protagonistico fu ricoperto anche dalla contrattazione d’onore e prestigio.

Autore

Ludovica Sasso ha studiato Filologia, letterature e civiltà del mondo antico (con specializzazione in Letteratura latina medievale e umanistica) presso l’Università di Napoli Federico II.
Ha lavorato come Wissenschaftliche Mitarbeiterin nel Sonderforschungsbereich 1285 “Invektivität. Konstellationen und Dynamiken der Herabsetzung” della Technische Universität Dresden, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e Culture medievali. È stata co-curatrice del volume “Agonale Invektivität. Konstellationen und Dynamiken der Herabsetzung im italienischen und deutschen Humanismus” e organizzatrice di diverse giornate di studio. Attualmente lavora come Wissenschaftliche Mitarbeiterin (PostDoc) presso l’Università di Münster nel progetto “Türkenlyrik. Der europäische Osmanendiskurs in der lateinischen Okkasionalpoesie des Renaissancehumanismus”, dove si occupa di una nuova monografia su questo tema. I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia sociale e politica del Quattrocento in Italia, la Streitkultur nell’Umanesimo italiano e la ricezione della tradizione greco-latina nella letteratura neolatina. I suoi contributi in materia sono apparsi in riviste e volumi specialistici e sono stati presentati in varie conferenze, nazionali e internazionali.

 


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